Ultimamente, nel mondo finanziario, si sente sempre più spesso parlare di NFT (Non Fungible Tokens), ovvero “Token non fungibili”. Ma cosa sono? Sono un investimento? Come si possono considerare? Siamo davvero dinanzi ad una rivoluzione nel mondo del collezionismo e dell'arte, in ogni sua forma? È tutto hype, o c'è del vero? Di questo (e molto altro) ne hanno parlato Lorenzo Brigatti e Paolo di Domenico, per la prima volta in tandem, nel nostro ultimo podcast.
In questo periodo sui giornali (e pure su alcune sponsorizzate qui e là su Facebook) si sente sempre più spesso parlare di NFT.
Un acronimo che significa Non Fungible Tokens, “token non fungibili” in Italiano.
Neppure questa traduzione aiuti molto, visto che pochissimi (pure tra gli addetti ai lavori) conoscono esattamente cosa siano questi NFT. L’unico messaggio che sta passando è che sono la nuova frontiera su cui buttarsi per diventare ricchi alla svelta, e senza fare fatica.
Già questo dovrebbe essere un grosso campanello d’allarme sul fatto che siano una bolla speculativa, e quindi sono da maneggiare con ESTREMA attenzione. Eppure, ogni bolla speculativa che va fuori controllo ha spesso al suo interno un elemento di innovazione tecnologica che potrebbe rivoluzionare interi settori.
Che possiamo dire degli NFT? Cosa sono? Come andrebbero considerati? Si può investire in NFT? Siamo davvero dinanzi ad una rivoluzione nel mondo del collezionismo e dell'arte, in ogni sua forma? È tutto hype, o c'è del vero?
Che rapporto c'è tra criptovalute, blockchain, e questi nuovi NFT? Perché sono sulla bocca di tutti? Qual è la vera sfida che dovranno affrontare?
Di questo (e molto altro) ne hanno parlato Lorenzo Brigatti e Paolo di Domenico, per la prima volta in tandem, nel nostro ultimo podcast.
In questa puntata:
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